Mia Madre ( la terza dall'alto in basso) e i suoi Fratelli in Piazza XX Settembre a Foggia nel 1938
Come uno dei tanti satelliti familiari, anche la vita di quello nostro girava intorno ad un pianeta ed il pianeta era la casa di mia nonna, in via Nicola Parisi, a cinquanta metri dal centro topografico della Foggia di allora, Piazza XX Settembre.
Lì c’era il negozietto delle Sorelle Buchicchio.
Matasse, gomitoli, rocchetti, nastrini, strass e perline, belletti e bottoni mi affascinavano per le forme ma ancor più per i colori ed anzi per le immagini del caleidoscopio che si aggiornavano perchè i clienti svuotavano le nicchie che restavano nere fino a quando le sorelle non rifondevano la merce acquistata con quella prelevata dietro la tenda, nel piccolo magazzino.
Le bizze della memoria si aggrappano ai capi dei gomitoli di allora e, dopo tanto tempo, con la capacità donatami dall’esperienza, mi riapproprio dell’infanzia tenuta per mano da mia madre.
Con lei, ormai nella terra da tempo, ritorno tuttavia nel negozio delle Sorelle Buchicchio per scegliere le matasse per il maglione ai ferri per l’imminente inverno.
Oltre le vetrine vedo le carrozze, i cavalli e i barocciai vicino alla fontana della piazza e il colonnato della Chiesa, in attesa dei clienti. E ascolto il mercanteggiare sul prezzo dei gomitoli.
I colori si stampano sulla tela ed apprezzo il tempo che mi ha portato fin qui a riflettere sui significati delle umane vicende.